Roberta Urso. Una Donna del Vino
Oltre all’arancina in Sicilia pure “U vinu è Fimmina”
Solare, con un sorriso dolce e lo sguardo empatico, Roberta Urso è la responsabile PR e Comunicazione per la Cantina Settesoli di Menfi, una delle realtà vitivinicole più importanti di tutto il meridione d’Italia.
Diverso non poteva essere il suo destino perché – come lei stessa afferma – “essendo marsalese il vino ce l’ho nel DNA”.
Roberta è nata e cresciuta a Marsala tra le vigne del nonno, produttore di uve: “…ricordo il profumo della cantina dove si conservava la botte col vino perpetuo”. Già da bambina era affascinata da questo mondo agricolo ed ancestrale, attratta dall’odore del mosto e della fermentazione del prezioso liquido. E quell’odore, ancor di più oggi che il nonno e il papà non ci sono più, le evoca sempre bellissimi e malinconici ricordi.
“Già da ragazzina, in estate, mentre i miei coetanei stavano spaparanzati al sole, andavo a lavorare presso le Cantine Europa, al bilico, dovevo prendere il grado dell’uva nei gabbiotti, tra il caldo e le vespe, non come adesso che c’è l’aria condizionata…”.
Suo padre era il Direttore Generale delle Cantine Florio, il tempio del Marsala, e questo le ha dato la possibilità di coltivare la sua curiosità verso questo mondo. Poi gli studi, la formazione, la gavetta fino al fatidico incontro nel 2001 con il cav. Diego Planeta, che dopo tre colloqui, la assunse alla Cantina Settesoli per occuparsi della comunicazione e delle pubbliche relazioni.
“Grazie a questo lavoro ho viaggiato tantissimo – dice Roberta – da e per Menfi e questo mi ha dato l’opportunità di portare fuori dai confini siciliani la voce di questa comunità, perché io lavoro per un’azienda che non è un’azienda ma è un progetto. Sono molto orgogliosa di questo lavoro. All’inizio facevo tutto da sola, dalle visite con le scolaresche alle etichette, oggi siamo in 12 nel nostro open-space. C’è molta linfa giovane e io ora parto meno, ma per tantissimi anni ho viaggiato in lungo e in largo e ho una certa visione del mondo del vino a livello internazionale. E oggi che Menfi è Città Italiana del Vino Italiana 2023, sto mettendo a frutto tutto quello che ho vissuto, anche con la nostra Winery Mandrarossa, che abbiamo inaugurato due anni fa, prendendo spunto dagli esempi virtuosi che ho visto in giro per il mondo”. La Winery è la “casa” nel cuore del Menfishire dove si viene accolti per visite guidate e degustazioni.
Roberta Urso è anche presidente regionale dell’associazione italiana Donne del Vino. Ne è entrata a far parte nel 2005, presentata da un’amica di Milano. La delegazione Sicilia contava allora solo 8 socie e, anche a livello nazionale, non si facevano tante attività. La svolta avvenne 9 anni fa con l’arrivo di Donatella Cinelli Colombini che puntò sulla formazione per cercare di attrarre sempre più donne e dare visibilità al ruolo femminile in questo mondo che tradizionalmente era stato appannaggio degli uomini.
Roberta è stata eletta, supportata fortemente dalla presidente uscente Lilli Fazio, come rappresentante delle delegate siciliane la prima volta a gennaio 2019 all’unanimità – “eravamo però 14” tiene a sottolineare. A gennaio 2023 le è stato riconfermato il mandato ed oggi le socie siciliane sono 82, una crescita superiore al 400% rispetto al 2019. La crescita, dovuta all’intesa attività svolta durante l’anno della pandemia, non è stata solo quantitativa, ma anche e soprattutto qualitativa, perché il gruppo delle siciliane è eterogeneo formato da donne che svolgono ruoli differenti nel settore. “Ad esempio, dice Roberta, due delle mie socie, agronome, sono state coinvolte nella strutturazione di un questionario sul cambiamento climatico e la sua influenza sulla viticoltura, i cui risultati sono sono stati presentati dalla Presidente Daniela Mastroberardino durante la Convention nazionale tenutasi in Piemonte dal 15 al 19 Giugno…Per me è stata una grande soddisfazione. Per non parlare del progetto D-Vino dedicato agli studenti degli istituti alberghieri e per il turismo che nasce da una nostra mozione presentata al Ministero dell’Istruzione e del Merito per fare del vino materia didattica in questi istituiti, visto che all’estero lo è e in Italia no. E noi siamo partiti con la sperimentazione solo in tre regioni l’anno scorso, la Sicilia regione pilota, e io ho lavorato alla progettazione con le colleghe del Piemonte e dell’Emilia Romagna”. Il secondo anno di attività, che è stato svolto a livello nazionale, si è concluso da poco con successo. La formazione è consistita in sei incontri in cui ognuna di noi, a seconda della propria professione, raccontava con un metodo rivoluzionario, perché basato sull’esperienza pratica, come il vino si produce. Ad ogni incontro è stata fatta una degustazione, sempre mantenendo il focus sulla Sicilia, per non affollare la mente degli studenti con troppe informazioni”. Sono state fatte anche 2 visite in cantina in modo che i ragazzi potessero vivere di persona l’esperienza dell’enoturismo, dell’accoglienza e dell’ospitalità. Molti di loro, soprattutto ragazze, hanno scelto di proseguire questo percorso frequentando corsi di specializzazione sul vino; l’obiettivo è stato raggiunto. il Progetto D-Vino proseguirà anche il prossimo anno in tutte le regioni italiane in cui è presente una delegazione dell’associazione.
Un’altra iniziativa lodevole di Donne del Vino Sicilia è DxD: Le Donne del vino per le Donne. È una sorta di evento itinerante che prevede dei wine-lunch, il cui ricavato viene interamente devoluto a favore delle associazioni del territorio in cui svolge che si occupano di violenza di genere. È nato nel 2019, dopo l’evento tragico dell’uccisione da parte dell’ex marito della sommelier Donatella Briosi. “Il nostro è un omaggio all’amica scomparsa ma soprattutto una mano tesa verso tutte le donne che vivono la tragedia della violenza”. Si mangia, si degustano vini e si cerca di portare all’attenzione dei molti un problema sociale trasversale, sul quale l’informazione e la sensibilizzazione non possono concentrarsi solo in un giorno dell’anno, il 25 novembre. I prossimi appuntamenti con DxD sono: a settembre a Mazara del Vallo e, molto probabilmente, ad ottobre a Terrasini.
Monica Cecere