Lo sfincione Bianco di Bagheria
Strumento di marketing territoriale e turistico
L’azione di valorizzazione e promozione dello sfincione Bianco di Bagheria da parte dell’associazione la Piana d’Oro e della comunità Slow Food dei panificatori del prodotto tipico della cittadina palermitana, è la chiara dimostrazione di come un prodotto gastronomico tipico possa svolgere la funzione di comunicare una tradizione, di generare valore nel territorio, di attrarre l’interesse dei viaggiatori e dei media, e di esprimere importanti ricadute sullo sviluppo sociale ed economico e sulla promozione dello stesso.
Lo Sfincione Bianco di Bagheria, ricco e intriso di storia, cultura, tradizione e come tante pietanze siciliane, risultato di stratificazioni di cultura gastronomica, è stato eletto dalla comunità culinaria bagherese come piatto di rappresentanza e ambasciatore del territorio.
Come sostiene lo storico e scrittore enogastronomico Mario Liberto – è una pietanza che merita l’appellativo di piatto “gourmet” e non più solo cibo da strada, per il valore nutritivo, per la qualità e la genuinità dei prodotti a Km O utilizzati. L’elemento distintivo sta nell’assenza totale dell’utilizzo del pomodoro, alimento che era bandito dalle case aristocratiche palermitane.
La base dello sfincione è della normale pasta di pane che all’apice della lievitazione viene schiacciata in una forma rotonda od ovale; il condimento, le conse, è tipicamente a tre strati: il primo è costituito da una salsa di filetti di acciughe sciolte in olio tiepido; il secondo da uno strato di ricotta, tuma o primosale tagliato a fette e il terzo, infine, da uno strato di un impasto ottenuto con mollica fresca di pane triturata, condita con pecorino grattugiato, cipolla scalogna tagliata a rondelle, sale, pepe, origano, il tutto impastato con olio di oliva.
Tra l’altro riesce a mobilitare una filiera agroalimentare composita e strutturata che coinvolge: il comparto cerealicolo, la zootecnia per il consumo di tuma e ricotta che connotano il prodotto, il comparto pesca con l’acciuga di Aspra componente fortemente identitaria e il comparto turistico che ha goduto di forti flussi in occasione degli eventi organizzati attirando i turisti-viaggiatori che abbinano la visita ai siti culturali della Città all’acquisto e al consumo presso i forni dell’originale sfincione Bianco.
Oggi grazie all’attività di marketing e di valorizzazione intrapresa attraverso anche gli eventi organizzati (Sfincione Fest che si svolge a Bagheria nella terza decade di novembre giunto alla 7^ edizione nel 2023 e Sfincione Fest a Palermo presso Sanlorenzo Mercato nella 3^ decade di febbraio e giunto alla 5^ edizione) i consumi dello Sfincione Bianco di Bagheria, prodotto dai migliori panificatori di Bagheria, si sono incrementati ed è possibile trovarlo tutto l’anno, oltre che nei migliori panifici bagheresi anche nei migliori supermercati della Città palermitana, connotandosi così come un prodotto gastronomico maturo per la conquista di mercati di dimensione più vasta. Si è riusciti a sdoganare una pietanza confinata precedentemente al consumo prevalente nell’area metropolitana palermitana e alla dimensione temporale della ricorrenza natalizia.
Michele Balistreri