Eccellenza Sicilia, se non ora quando?
Agire locale e pensare globale
Tante sono da qualche anno le piccole e belle manifestazioni che mettono in luce le “eccellenze” della Sicilia, che provano a darne lustro, il buon cibo e la cultura, i beni architettonici, la natura ed il paesaggio. Probabilmente in maniera disordinata, perché spesso è mancato il salto di qualità, quel guardare lontano, la prospettiva, la costanza, il fare rete, è mancato il crederci fino in fondo.
Si fa presto a dire eccellenza. L’eccellenza è fatta di persone, è fatta di coraggio, nel rompere gli schemi incancreniti, nel mettere da parte il fatalismo, è fatta di fatica, di passione, di umiltà e impegno, ingegno, innovazione, investimenti e professionalità.
Questo dinamismo dei territori ha avuto in ogni caso ed ha certamente il grande merito di mettere in luce le immense potenzialità. E grazie anche ad alcune positive congiunture geopolitiche, comincia ad esserci dall’esterno un notevole interesse, un’attenzione diversa e rispettosa.
Qualcosa sta cambiando.
Ed è questo il motivo principale che ci ha spinto a dedicare un intero numero del nostro magazine Burnia alle eccellenze della nostra terra. Ce ne sono tantissime, alcune famose altre meno, naturalmente sarebbe stato impossibile raccontarle tutte.
Eccellenza intesa come persone, come aziende, come luoghi, come enti. Abbiamo parlato di Menfi città del vino 2023, dell’importantissimo riconoscimento di un intero territorio, intervistato Roberta Urso la responsabile PR e Comunicazione per la Cantina Settesoli di Menfi. Abbiamo scritto dell’aeroporto internazionale di Palermo “Falcone e Borsellino”, per il numero di passeggeri raggiunto, voli, e ricavi ottenuti. L’ente che lo gestisce (e tutto il comparto) è da annoverare tra le migliori aziende, l’aeroporto stesso il biglietto da visita della città, essendo il primo e l’ultimo luogo che un visitatore incontra.
La Sicilia è la regione italiana con la maggiore superficie coltivata a biologico, e ha il primato nazionale di imprese agricole condotte da giovani under 35 (6.375). Nell’Isola si contano 67 produzioni a marchio Dop e Igp, gli operatori della qualità sono il 12.4% del totale delle imprese agricole (142.416), il loro fatturato vale 536 milioni di euro e incide per circa il 35% sul totale del comparto.
L’enogastronomico legato alla produzione di qualità rappresenta una delle reti di eccellenza a disposizione dell’economia regionale. In questo settore la cooperazione ha portato ad un aumento del valore di mercato da due miliardi a dieci miliardi di euro.
Fare cultura, raccontando la storia dei prodotti tipici isolani, promuovere l’export significa creare opportunità di lavoro, specie per i giovani. Tutti obiettivi cruciali per lo sviluppo della Sicilia.
Non potevamo quindi sottrarci dal raccontare e valorizzare gli innovatori, i sognatori, gli artigiani, gli agricoltori, le aziende che riescono ad imporsi e vendere per la qualità dei loro prodotti anche all’estero.
Da questo numero una nuova rubrica sui personaggi di Sicilia e della cultura mediterranea, abbiamo discusso e ci siamo confrontati su diversi temi con Salvatore Burrafato, scrittore, giornalista, ex Sindaco e Presidente di Gesap.
Nel nostro piccolo ci piace guadare lontano, in grande, essere ambiziosi. Raccontare storie positive, il bello che c’è attorno, e trasmettere speranza. Se non ora quando?
Buona lettura.
Francesco Cicerone