Un sogno diventato realtà, Cinisi ha la sua nuova chiesa!
Una comunità grata in festa, lo scorso 25 Marzo 2023, ha celebrato la consacrazione della nuova chiesa Redemptoris Mater di Piano Peri a Cinisi. La celebrazione presieduta da S.E. Mons. Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale ha visto la presenza di quasi 1500 persone.
Si conclude così una storia lunga 35 anni, che ha dato alla comunità parrocchiale Ecce Homo una chiesa grande, moderna e “stabile”.
Era infatti il 1988 quando il parroco della piccola chiesetta di corso Umberto, Don Pietro D’Aleo, subito dopo il suo arrivo manifesta la volontà di costruire una chiesa più grande e più accogliente.
Una comunità, che unitamente alla crescita demografica della parte bassa del paese, anche dovuta alla presenza dell’aeroporto, necessitava di spazi più ampi non solo per la Santa Messa ma anche per tutte le attività ordinarie della Parrocchia.
Nel 1990 Don Pietro D’Aleo, a seguito di una vendita di un immobile donato nel corso di Cinisi riesce ad acquistare un terreno in contrada Piano Peri dove, grazie alle diverse donazioni dei fedeli, realizza una struttura precaria, ma ben definita, con diverse centinaia di posti a sedere. Successivamente costruisce i locali destinati alle attività catechistiche e ricreative.
Ma l’obiettivo di Padre D’Aleo rimaneva quello di costruire una chiesa solida, più accogliente e moderna, impresa complicata a causa dei costi comprensibilmente elevati.
Grazie all’incessante e tenace attività di ricerca di fondi, alla generosità dei fedeli e ad un grosso finanziamento della Cei intercettato nel 2013 dall’allora arcivescovo di Monreale S.E. Mons. Michele Pennisi finalmente il progetto venne finanziato e, dopo l’individuazione della ditta esecutrice, si diede il via ai lavori di realizzazione della chiesa.
I lavori di costruzione della nuova Casa della comunità della parrocchia Ecce Homo sono stati affidati il 9 aprile del 2019, tramite il “Consorzio C.A.E.C.” (Consorzio Artigiano Edile Costruttori), alla impresa edile Lo Grasso di Terrasini. “Il lavoro si è svolto in un triennio – racconta l’artigiano edile Lorenzo Lo Grasso – con tanti sacrifici e non poche difficoltà, tra i rallentamenti a causa della pandemia e con la guerra in Ucraina che ha causato l’innalzamento del prezzo di tutto il materiale edile. Ma con coraggio e determinazione siamo riusciti a portare a conclusione il nostro impegno. Sono molto orgoglioso di avere costruito dall’inizio alla fine questa opera, ho potuto contare sul supporto del consorzio C.A.E.C. e per me è stato fondamentale, io sono un artigiano edile, se non avessi avuto il supporto e l’aiuto del consorzio probabilmente non avrei potuto prendere questo importante ingaggio”.
Lavori che in questi anni sono stati minuziosamente seguiti da Don Antonio Chimenti, attuale parroco, che grazie alla sua competenza ha potuto superare i diversi intralci di natura amministrativa, tecnica e pratica, legati alla necessità di qualche variante al progetto iniziale, alla crisi pandemica che ha inciso su materie prime e prezzi e non per ultimo a qualche furto subito dalle imprese esecutrici.
La chiesa è moderna e “si incastona benissimo su montagna Longa che sovrasta Cinisi”, spiega l’artigiano. Sembra un tutt’uno con la montagna con un campanile di 30 metri. La chiesa è stata progettata dagli architetti Andrea Grottaroli e Roberto Operti dello studio Kuadra di Cuneo, vincitori del concorso di progettazione indetto dalla Conferenza episcopale italiana nel 2014, che ha finanziato per il 75% l’intera opera con i fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica Italiana.
Ha una capienza di circa 700 posti e dispone di un apposito spazio per la nursery, mentre l’area esterna è attrezzata per l’oratorio dei ragazzi. Il 50% del fabbisogno energetico sarà assorbito da fonti naturali rinnovabili, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici.
Tutto il complesso è adeguatamente coibentato e fornito di riscaldamento per i mesi invernali e cosa molto più importante di raffreddamento per quelli estivi con un complesso sistema di trattamento dell’aria, energeticamente sostenibile.
I luoghi liturgici come l’altare, la presidenza, l’ambone e il fonte battesimale sono stati realizzati con la pietra viva di monte Pecoraro che sembra “presiedere” questa costa, ai piedi del quale la città di Cinisi è posta. Ecco perché un intero lato della Chiesa ha una vetrata trasparente di più di 36 metri che, da dove si vede “l’Orto degli Ulivi” e sullo sfondo il monte.
Nell’altare sono state poste le reliquie di Santa Maria di Gesù Santocanale, Beata Pina Suriano e il Beato Martire Pino Puglisi. Sotto la loro protezione, infatti, la Comunità dell’Ecce Homo, ha voluto porre il suo cammino di santità verso la Gloria del Padre.
Insomma, una grande festa ed un grande traguardo per tutta la città di Cinisi, così come ha anche dichiarato il primo cittadino, Avv. Giangiacomo Palazzolo. “Si tratta di un dono – ha affermato il sindaco– che non è solo per Cinisi ma per tutto il comprensorio”.
La consacrazione della nuova chiesa, adesso, è stato il primo passo fondamentale della realizzazione del complesso Redemptoris Mater, poiché nei prossimi mesi si proseguirà con la realizzazione delle aule catechistiche ed il completamento di tutto il progetto.
Davide Serughetti