Materia e cuore
Avere cura per le cose. Amore per gli oggetti. Contro una logica prettamente commerciale del “lo voglio”, e, “tutto, sempre, subito”.
Spesso ce ne dimentichiamo, dopo un forte desiderio iniziale, di averlo, di comprarlo, di possesso, ce ne dimentichiamo e pensiamo incessantemente al prossimo. È un continuo, acceso, irrazionale pensiero che prende l’anima. Dovremmo certamente tornare alla lentezza, alle cose uniche, artigianali, agli oggetti che durino nel tempo, ai suoni del lavoro, vederne la nascita e l’operosità, che abbiano realmente valore, al senso del possesso e al rispetto per questi, che ci sia anche veramente volere e comprensione da parte nostra. Le nostre scelte ci distruggeranno, se non ci fermiamo. Non possono essere dettate da logiche globali, imperanti, esterne, nebulizzate. Ne beneficerà il mondo, la bellezza, il futuro, la salute, il nostro vivere e la nostra libertà.
Il bello torni interiore, non è desiderio soltanto, è un rapporto costante, duraturo, non si può pensare che domani, sempre, ne acquisteremo un altro. Non può essere utilitaristico, e tutto ciò vale anche per le persone, per i rapporti, per gli affetti.
Francesco Cicerone