• Chi Siamo
  • Contatti

Burnìa

  • Home
  • Cultura
  • Turismo
  • Politica e Società
  • Territorio
  • Storie
  • Food
  • Persone
  • News
  • Appuntamenti
Home» Politica e Societ໓Libbira Terra”, cento passi di libertà

“Libbira Terra”, cento passi di libertà

Burnìa 12 Gen 2023 Politica e Società 37 viste

“Libbira Terra”, cento passi di libertà

 

Novantasette, Novantotto, Novantanove, CENTO. Avanzavano, un tutt’uno. “Libbiraterra, libbiraterra, libbiraterra!!!”. I contadini urlano, d’un fiato lungo, d’un coraggio mai visto, in quelle campagne come un rigogliare improvviso. Volti lineati dal sole, unici nella magrezza, e nella voglia di riscatto. Passi per la libertà. Decenni di rassegnazione, di sottomissione ai padroni, al “don corleone” della zona. Distese colline, filari sconfinati, grappoli di uva nerissima e speziata, a media spalliera. “Libbiraterra, libbiraterra, libbiraterra!!!” , al vento.

Fu quello un raccolto ed una vendemmia eccezionale. E la gente intorno “avia fami”. E Giuseppe e Carmelo, così diversi da tutti gli altri, muli e sognatori silenziosi. Mano nella mano, insieme, nello sguardo fieri verso il cielo ed il pugno intriso di terra, forte e di ribellione. Non passava sera di quella estate, allo scurare dell’orizzonte, senza crollare. Fatica immane per sopravvivere, non passava sera carezzando la speranza… via la rassegnazione, via i mafiosi, via i gabellotti ed il potere che affamava i lavoratori e la povera gente, via!

“Libbiraterra, libbiraterra, libbiraterra!!!”. Ed una notte un forestiero, apparve come un’ombra, di abito pulito e di odore sconosciuto, raccontò loro come nel paese suo si coltivava la terra: “all’imbrunire del sole, all’ultimo raggio, il popolo scava e sotterra i libri dei bimbi nei campi. E questi, grati di tanto, non tradiscono mai. Rubino pieno…e libertà”.

Fisse nella loro mente quelle parole non riuscivano a scrollarsi: ”e questi non tradiscono mai! rubino pieno…e libertà!” .

A distanza, un casolare all’apparenza abbandonato. E tanta gente, un via vai continuo. Sempre all’imbrunire. Quando i loro occhi ed i loro pugni alzavano verso il cielo la speranza . Un signore vestito di rosso porpora ed un luccichio di oro, uomini sfarzosi ed eleganti. Automobili con lampeggianti… un andirivieni continuo. Quasi una cappella votiva, ricchi fedeli in processione…nel buio. E la gente intorno “avia fami”.

Robusto, intimo maturava frattanto, abbandonando un altro giorno, il racconto del forestiero. Finché, d’improvviso, decisero che era il momento. Giuseppe e Carmelo cominciarono a coltivare e a sfamare uno spicchio di terra protetto dal bosco, inaccessibile.

Notte dopo notte, quella terra selvaggia ed umiliata, fu sfamata e riempita dai libri e dai disegni di bimbi della zona, prelevati furtivamente alla luce dei padroni.

L’autunno che venne fu di carestia, una vendemmia terribile, pochi i campi che diedero frutto, si diceva che erano malati. E i signorotti, disperati nel perdere ricchezze e profitto, mandarono via il popolo. E la povera gente, sempre più, “avìa fami”.

Giuseppe e Carmelo invece raccolsero tanto. Un miracolo, una grazia parve, con l’uva nerissima riuscirono financo a trarne un nettare prelibato, intenso e fruttato, che ben presto incuriosì. La notizia andò lontano. E cominciò a destare pericolosamente l’invidia dei “don” del posto.

Un dì, alla prima luce dell’alba, dal cielo e dalla terra, tanti gli uomini che spuntarono nei campi. Fiamma sul berretto.

Improvvisamente, un brivido lungo la schiena, un frizzante senso di leggerezza, un’aria riversa. Videro uscire e portare via con discrezione, scortato, un anziano. Da quel giorno qualcosa cambiò. I più giovani cominciarono ad occupare, a ribellarsi, a riappropriare, dopo decenni.

Novantanove, CENTO, e forse più le terre conquistate e coltivate in poco tempo. Giuseppe e Carmelo, innanzitutto, e gli altri insieme. “Non aviano cchiù fami” e, finalmente affrancati, danzarono per il loro vino: “Libbiraterra, libbiraterra, libbiraterra!!!”.

Francesco Cicerone

contadini libera terra vita 2023-01-12
Facebook Twitter Stumble linkedin Pinterest WhatsAppt Telegram di più

Authors

scritto da: Burnìa
Previous Article :

Riparti-Amo e Ricostrui-Amo

Next Article :

Insieme per ripartire

Related Articles

Vecchio è brutto? E chi lo dice?

Vecchio è brutto? E chi lo dice?

Burnìa 05 Dic 2022

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi Articolli

Il calcio. Non solo sport ma anche fenomeno sociale, filosofia di vita, fede
Sport

Il calcio. Non solo sport ma anche fenomeno sociale, filosofia di vita, fede

Burnìa 03 Ago 2022
A scuola non solo libri, ma anche scacchi e costumi da bagno
Cultura

A scuola non solo libri, ma anche scacchi e costumi da bagno

Burnìa 12 Gen 2023
C’era ’na vota e c’era…..i cunti della Sicilia di una volta
Cultura

C’era ’na vota e c’era…..i cunti della Sicilia di una volta

Burnìa 06 Set 2022
I vecchi? Né meri numeri, né scarto!
Persone

I vecchi? Né meri numeri, né scarto!

Burnìa 05 Dic 2022
L’Amore al tempo della pandemia
Cultura

L’Amore al tempo della pandemia

Burnìa 10 Apr 2022

Advertisement

Copyright 2022, Burnìa
Contenitore di Cultura Mediterranea