Eccoci nel 2023. Anno nuovo, nuovo inizio
Un nuovo inizio mette sempre un po’ di paura perché non sappiamo verso cosa andiamo incontro. Ma allo stesso tempo ci motiva al cambiamento, ci spinge a desiderare cose belle, ci riaccende di speranza. Così come il solstizio d’inverno è il momento in cui il buio prevale sulla luce ma ci prepara all’allungamento della stessa e alla rinascita, l’inizio di un nuovo anno ci dà la forza di districarci tra le gioie e i dolori di ciò che è passato e Ri-Cominciare.
“Ciò che diciamo principio spesso è la fine, e finire è cominciare”.
T. Stearns Eliot
Principio e Fine sono due termini che in apparenza posso sembrare ossimorici ma se guardati oggettivamente l’uno contiene l’altro e viceversa. Sono concetti applicabili a qualsiasi ambito della vita: dalla scienza alla filosofia, dalla matematica alla religione. Possono essere considerati fisici o metafisici, ma in ogni caso saranno regolati da un fattore comune, la causalità, cioè la relazione tra due fenomeni (o classi di fenomeni) in cui uno è motivo d’essere dell’altro. Certo questa relazione non la possiamo identificare solo come assoluta e lineare; come ha infatti giustamente teorizzato a metà dell’Ottocento il matematico A. Cournot essa può anche essere non-lineare o intricata perché influenzate dal caso.
Il caso è una variabile non prevedibile che si intromette nella nostra vita, spesso anche negativamente. Ma anche questi accadimenti presuppongono che ognuno di noi metta in atto delle azioni al fine di superare i momenti difficili e che queste innescheranno delle reazioni uguali o simili.
Facciamo in modo dunque di muoverci sempre verso il Bene e mettere in atto “cause” positive perché in cambio otterremo delle risposte dello stesso tipo. E anche se magari ciò non avviene nell’immediato, la Vita ci darà prima o poi quello che ci meritiamo.
Mimmo Di Mercurio