Con lo slogan “Tunisia, un dono dell’olivo”, dal 12 al 17 marzo 2022 si è tenuta a Sfax la quarta edizione del Festival Internazionale “Zitouna”. Quaranta gli espositori provenienti da tutte le regioni della Tunisia e un centinaio di importatori di dodici paesi esteri.
Degustazioni, laboratori di cucina, una mostra dei prodotti derivati, mostre sulla raccolta, sulla lavorazione ed il confezionamento. Spettacoli musicali ed artistici. Visite presso le aziende di produzione ed imbottigliamento dell’olio d’oliva, che hanno messo in risalto sistemi moderni ed automatizzati, design accattivanti e schede dati ben dettagliate.
Con 240.000 tonnellate di olio d’oliva previste per l’anno agricolo 2021/22, in aumento di 100.000 tonnellate rispetto alla passata stagione, la Tunisia oggi, grazie anche agli investimenti e alle migliorie apportate negli ultimi anni, rappresenta il primo produttore arabo di olio d’oliva, e si posiziona tra i più grandi paesi produttori al mondo. Merito quindi alla capacità dei produttori, alla modernità degli impianti, dell’applicazione dei massimi standard di sicurezza alimentare, ma anche alla creazione di due Istituzioni che si occupano della coltivazione, produzione e commercializzazione dell’olio d’oliva in patria e all’estero: il Consiglio nazionale per le olive di Tunisi e l’Istituto Zitouna per città di Sfax.
Il Festival “Zitouna”, che anno dopo anno ha visto un costante crescendo ed un notevole interesse, assume quindi una importanza strategica e si inserisce in un contesto particolarmente favorevole.
Faouzi Zaiani, direttore del Festival e presidente dell’associazione “Zitouna” che ha organizza l’evento, ha sottolineando come questa edizione, caratterizzata anche dall’istituzione di diversi circuiti turistici sull’olio e le olive biologiche, ha permesso ai partecipanti di scoprire il territorio di Sfax. Ridha Fourati, presidente della camera di commercio e dell’industria di Sfax, ha affermato invece che uno degli obiettivi dell’organizzazione era promuovere l’olio d’oliva tunisino attraverso la sua storia unica, la sua varietà e l’alta qualità. Omar Béhi, segretario di Stato per la produzione agricola ha parlato dell’impegno del governo tunisino per la rigenerazione degli uliveti, dichiarando che bisogna migliorare la resa e che presto saranno piantumati 10 milioni di nuovi ulivi.
Durante “Zitouna” si è molto discusso di turismo sostenibile e della valorizzazione di un percorso turistico nazionale per le olive biologiche come alternativa al turismo classico. Ma anche della necessità di istituire un museo delle olive a livello nazionale, dato che la Tunisia possiede 1,9 milioni di ettari di uliveti su 5 milioni di ettari coltivabili. Sfax ha anche il più grande mercato delle olive arabo e africano e la direzione dell’International Olive Festival di Sfax aspira a collaborare con coloro che sono interessati a rendere questo mercato anche una borsa valori globale per determinare il prezzo dell’olio d’oliva.
A Sfax, seconda città più grande della Tunisia, nominata Capitale della cultura araba 2016, durante questa quarta edizione del festival internazionale dell’olio di oliva si è respirata un’aria di speranza ed ottimismo tra i produttori, la grande volontà di conquistare maggiore credibilità nei mercati internazionali, nonostante le preoccupazioni per il clima e per i prezzi di mercato bassi .
“Se guardiamo al futuro dell’alta qualità – ha dichiarato Karim Fitouri, uno dei produttori di olio d’oliva più promettenti, che alcuni chiamano l’ambasciatore dell’olio d’oliva tunisino – e della produzione di olio in Tunisia, possiamo essere ottimisti, vista la crescita della domanda durante il Pandemia di covid-19. Il Covid-19 ha accelerato il processo di sensibilizzazione sulla salute pubblica. Se qualche anno fa si fosse chiesto al grande pubblico che cos’è il sistema immunitario, solo pochi sarebbero stati in grado di rispondere”.
Fitouri, tornato in Patria dopo i cambiamenti politici, ed una vita da imprenditore di successo a Londra, infine aggiunge: “Ora le cose stanno cambiando, le persone ora sanno di aver bisogno di cibo di buona qualità e hanno iniziato a capire i benefici dell’olio extra vergine di olive.”
Francesco Cicerone